Morning

La recensione del podcast che ha inventato il daily in Italia

Se l’inizio di questa recensione fosse l’incipit di un film, inizierebbe con un primo piano della moka sui fornelli della mia cucina, seguito da un’inquadratura stretta sulla mano che spegne il fuoco e da un piano sequenza con la camera da presa che mi segue di spalle mentre porto il caffè sul tavolo. Poi mi si vede premere play sullo schermo del cellulare e i suoni del mondo esterno si attutiscono, e mentre nelle mie cuffie arriva la voce di Francesco Costa, mi spalmo un po’ di marmellata su una fetta biscottata. Ma no, la mia vita non è un film e per quanto ami ascoltare Morning mentre faccio colazione, non va sempre così. Certe volte lo ascolto mentre mi lavo i denti, o in pausa pranzo o altre prima di andare a dormire. È proprio questo il bello dei podcast giornalieri, entrano a far parte della quotidianità in un modo molto più intimo della radio. Sono lì quando tu vuoi che ci siano, non il contrario. 

Morning è il primo vero podcast daily italiano. Non è il solo che racconta le notizie del giorno, ma l’unico che lo fa sfruttando e lavorando sul rapporto uno a uno con l’host. Francesco Costa, voce del podcast e il vicedirettore de Il Post è conosciuto, seguito e apprezzato da una larga community di seguaci (più di duecentomila su Instagram). Molti sono arrivati seguendo la sua newsletter sulla politica americana Da Costa a Costa; altri, tanti altri, sono arrivati dopo che nel 2016 ha lanciato un podcast a questa collegata. La community è ulteriormente cresciuta seguendolo su Instagram, dove continua a raccontare la politica americana, tra post, Instagram stories e dirette, tutte accomunate dal suo particolare stile comunicativo, a metà tra un caro amico che ti spiega le cose con pazienza, e il giornalista preciso e informato. 

In Morning Francesco Costa mantiene questo suo modo di comunicare con gli ascoltatori, alternando una rassegna stampa asciutta e dritta al punto a commenti personali sulle notizie raccontate. Nel podcast si fanno spesso riferimenti a quanto detto nelle puntate precedenti, o a questioni già approfondite su Instagram, mantenendo così un rapporto con gli ascoltatori che va al di là dei circa venti minuti giornalieri del podcast ma che continua con gli articoli scritti, i post pubblicati e le stories. Morning non è solo un modo piacevole e personale di essere aggiornati su quello che succede in Italia e nel mondo, ma è soprattutto un mezzo per imparare a capire come si leggono i giornali, cosa c’è dietro la carta stampata e cosa si nasconde dietro al mestiere del giornalista. 

A oggi, siamo alla puntata numero settantotto e pochi giorni fa Costa ha annunciato che fino alla puntata numero cento il podcast rimarrà disponibile per tutti e su tutte le piattaforme. Dopodiché, sarà disponibile solamente agli abbonati de Il Post. Insomma, per chi non lo avesse ancora ascoltato e non è un abbonato del giornale, c’è ancora un po’ di tempo per iniziare ad ascoltarlo.

🔗Ascoltalo qui

✏️Autore: Francesco Costa per Il Post

🎧 Episodio consigliato: essendo un daily, vi consiglio di iniziare dalla puntata di oggi. Una delle mie preferite, però, resta quella del 25 maggio, il giorno dopo l’incidente della funivia del Mottarone, che ci mette sotto gli occhi la scempiaggine della «lingua infantile dei giornali», che trova forse la sua espressione peggiore quando si tratta di raccontare eventi tragici.

🧁 Bonus: Il Post si sta dando molto da fare con i podcast, e da molto tempo. Da quando hanno lanciato Morning, tutti gli altri contenuti audio del giornale sono disponibili a tutti e non solamente agli abbonati. Li trovate nell’app dedicata