Cani Violenti

La recensione di un podcast sul mondo delle risse clandestine

Se dovessi trovare una metafora calzante, direi che la mia adolescenza si è svolta all’interno di una palla di vetro, di quelle che le capovolgi e viene giù la neve: insomma un’adolescenza un po’ kitsch e molto sicura. Una bolla, come si dice ora, diametralmente opposta a quella delle vite dei ragazzi raccontati in Cani Violenti, cresciuti in mezzo alla ferocia o alla ricerca della stessa.

Questo recentissimo podcast d’inchiesta è prodotto da PianoP insieme a Lorenzo Giroffi, giornalista che realizza reportage su conflitti e violenze nel mondo, dalle guerriglie in Kurdistan alle primavere arabe fino alla guerra nel Donbass. In Cani Violenti Giroffi ci accompagna in un viaggio spazio-temporale che parte dalla Piacenza odierna e, passando per la Bosnia, ci trascina fino al passato (e al presente) violento di Napoli, all’inseguimento di un fenomeno che sembra ripetersi, in forme e metodi variegati, attraverso generazioni ed epoche storiche: la fame di violenza.

Il viaggio si snoda intorno al mondo delle risse clandestine, in quello che, a tratti, pare un collegamento solo accennato con il tema di fondo di cui Cani Violenti ci vuole parlare. A fungere da tramite c’è la vita di chi ha pensato questo podcast. Giroffi, infatti, racconta questa storia in prima persona e dal suo punto di vista, riuscendo anche a dare molto spazio alle voci dei diretti interessati. Il podcast si costruisce su due line narrative parallele: da un lato quella dei cani violenti che Giroffi intervista, dall’altro quella della sua storia personale, che ha molto a che vedere con quella rabbia atavica. 

Si parte con la storia di Milan, organizzatore delle famose risse alla Coin di Piacenza nel 2018, che ora è tornato in Bosnia dai suoi nonni per cambiare vita, e del suo amico Husam, italiano di seconda generazione, che invece a Piacenza ancora ci vive e ha un certa reputazione, proprio grazie all’organizzazione di quelle risse. Il racconto porta poi Giroffi sempre più vicino alla sua storia personale, tra Caserta e Napoli, con i racconti delle risse clandestine organizzate dagli Americani durante la Seconda Guerra Mondiale e dalla Camorra oggi. Il racconto si conclude poi con l’incontro tra Giroffi e Raffaele, un suo amico d’infanzia, dove le due linee narrative si incontrano. La vita di Raffaele è incredibile, almeno alle mie orecchie, proprio perché ci mette di fronte ai segni dell’adolescenza violenta che i due amici hanno vissuto.

Pensando alle recenti notizie sulle violenze a Milano o ritornando col pensiero alle famose risse al Pincio nel dicembre del 2020, Cani Violenti prende le distanze dalla narrazione comune che solitamente il giornalismo fa di certi eventi rilegando i protagonisti a un pensiero monodimensionale, fatto di ignoranza e voglia di apparire. Cani Violenti non sminuisce né semplifica queste azioni, anzi ne mette in luce l’incomprensibilità mentre cerca di arrivare alla radice di una certa violenza che, forse, abbiamo tuttə dentro. 

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✏️Autore: Lorenzo Giroffi per PianoP

🎧 Consigli di ascolto: Mentre leggete questa newsletter sono disponibili solamente i primi due episodi. Gli ultimi due usciranno a cadenza settimanale di venerdì. Consiglio di ascoltare Cani Violenti in un giorno piovoso, magari mentre camminate per le strade semivuote di una città di provincia o sul lungomare di inverno. O, meglio ancora, di notte. 

🧁 Bonus: Il merito della riuscita di questo podcast va anche alla produzione che è completamente indipendente, curata e adattata da Carlo Annese e Giulia Pacchiarini. Quindi, una volta finito di ascoltare Cani Violenti, fate un salto sul sito di PianoP, dove troverete altri ottimi contenuti, per la maggior parte di stampo giornalistico indipendente. Ci trovato il pluri-incensato Da Costa a Costa, ma anche chicche come Casual Future o Benzina Sul Fuoco