La Città Dei Vivi

La recensione di un podcast su una Roma lugubre e maligna

La città dei vivi è il podcast in cui Nicola Lagioia racconta la vicenda del terribile quanto inspiegabile omicidio di Luca Varani avvenuto in un appartamento nella zona est di Roma, per mano di Manuel Foffo e Marco Prato nel marzo del 2016 durante un festino a base di droghe e alcol. È prodotto da Chora Media, che ci ha gentilmente fatto ascoltare in anteprima tutti e sette gli episodi, e prende il titolo dal libro che Lagioia ha pubblicato un anno fa per Einaudi. Questo podcast non è solamente una banale trasposizione in formato radiofonico del libro, ma è invece qualcosa di diverso e nuovo, pensato e voluto per essere ascoltato in cuffia. Così La città dei vivi in versione audio illumina, ancora una volta, parte dell’oscurità insensata che ricopre l’atmosfera ansiogena e lugubre che avvolge questa storia. Come il libro, il podcast è un racconto della vicenda da diversi punti di vista: quelli delle famiglie coinvolte, degli assassini, di Lagioia stesso e della città di Roma che diventa estensione urbana del male e delle sue ramificazioni. 

 Lagioia parla di Roma come di una città dalla doppia anima, che si risveglia quando cala la notte e in cui tutto può succedere: dai festini nelle case della nobiltà corrotta, a Renato Zero e Loredana Bertè che ti portano in giro per la città su un piccolo pulmino. Roma è anche quel coagulo di tante vite aggrovigliate insieme, in cui tutti conoscono tutti e si incontrano con tutti, dove non puoi sfuggire all’identità che ti hanno appiccicato addosso gli altri, ma allo stesso tempo nessuno sa veramente chi sei, come nel caso di Luca Varani e dei suoi assassini. Tre persone con nessun legame apparente che si trovano, per loro volontà, nello stesso appartamento. Vite slegate che collidono in un vortice di cocaina e violenza che nessuno avrebbe potuto nemmeno immaginare.

Il true crime mi piace in ogni sua forma, dal documentario alla serie tv, dai libri agli speciali radiofonici e televisivi; ne sono una grande fruitrice e cerco sempre tra i miei amici qualcuno con cui condividere l’angoscia che mi lasciano certe storie, ma niente mi entra nelle budella e me le strizza come ascoltarle in cuffia, a maggior ragione quando la voce di chi racconta è in italiano. Ed è per questo che mi sento quasi in dovere di avvisarvi di procedere all’ascolto con cautela. Il podcast alterna alla voce di Lagioia le registrazioni ambientali fatte durante l’interrogatorio degli assassini e le voci sofferenti di familiari e persone coinvolte. L’autenticità di queste voci spezzate, disperate e distrutte arriva dritta al canale uditivo. Non è facile ascoltare una storia del genere, ma è anche impossibile smettere di farlo, a tal punto che ho divorato tutti e sette gli episodi in un giorno solo. Per compensare, la sera ho dovuto cambiare completamente registro e mi sono guardata C’è Posta Per Te con Meg Ryan e Tom Hanks, con le atmosfere autunnali di una New York colorata e tenue, completamente in contrasto con la Roma di La Città Dei Vivi. Sentivo la necessità di riequilibrare la lugubre e bellissima pesantezza con cui avevo addobbato la mia giornata, con un meccanismo inverso a quello che poi forse è il motivo per cui ci appassioniamo al true crime.

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✏️Autore: Chora Media

🎧 Episodio consigliato: per ora è uscita una sola puntata e ne uscirà una nuova ogni domenica. Come immaginerete va ascoltato dall’inizio alla fine, ma gli ultimi due episodi sono un gran colpo al cuore. Aspetterò che li abbiate ascoltati anche voi, per poi commentarli insieme nel nostro gruppo di auto-aiuto. 

🧁 Bonus: oltre a leggere il libro, se non l'avete ancora fatto, vi consiglio questa intervista in tre episodi a Lagioia da parte di Einaudi su come ha concepito il libro.