Olivetti, l’occasione perduta

La recensione di un podcast in cui scopriamo che l’Italia è una Cupertino mancata

“L’A.N.C.S.I (Agenzia Nazionale per il Contenimento della Supremazia Italiana nel Mondo) ha fornito quest’oggi il rapporto sullo stato del nostro paese nell’anno in corso. Il debito pubblico e lo spread rimangono in calo costante[...], il numero dei brevetti depositati è salito del 14% negli ultimi dodici mesi[...], l’italiano risulta per il quinto anno consecutivo la lingua più diffusa al mondo.”

Inizia così questo podcast creato dal vivace comparto audio de Il Sole 24 Ore, raccontando di un’utopica Italia economicamente in salute, tecnologicamente all’avanguardia e capace di un’egemonia culturale sul resto del mondo. Paolo Colombo, che di lavoro fa il professore di storia alla Cattolicadi Milano, usa questo artificio retorico per catturare la nostra attenzione e introdurci nel sorprendente mondo di Adriano Olivetti con un’ironia che è rara trovare nelle stanze delle Università italiane.

È una vita che negli anni è stata un po’ dimenticata o che, quantomeno, non viene adeguatamente ricordata. È la vita di chi si è battuto contro una concezione puramente utilitaristica del capitalismo, immaginando attraverso la Olivetti una società in cui le aziende hanno precise responsabilità civili e sociali verso il mondo in cui sono immerse, che devono contribuire a rendere un posto migliore in cui vivere. È la vita di chi ha messo in piedi una struttura in grado di costruire in Italia il primo personal computer della storia.

Olivetti, l’occasione perduta è un podcast semplice ed elegante, a metà strada tra una lezione universitaria particolarmente ben tenuta e un documentario di Radio Rai. Dove Colombo e soci si distinguono, è nel condensare in maniera chiara decenni di storia in otto stringate puntate da una decina di minuti l’una, senza per questo lasciare da parte gustosi aneddoti e particolari interessanti. Al tutto manca solamente un contraddittorio, in grado di sottolineare gli aspetti più problematici della vita di Adriano Olivetti e della sua gestione aziendale, ma dati i tempi e il messaggio del podcast è un peccato scusabile.

Con un formato a metà strada tra l’informazione e l’intrattenimento, Olivetti, l’occasione perduta è una finestra su di un’Italia che avrebbe potuto essere e che forse non sarà mai. È anche un invito a non arrendersi, a non perdere la speranza e a provare a cambiare le cose, perché anche in Italia (forse) si può.

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✏️Autore: Paolo Colombo per Il Sole 24 Ore

🎧 Episodio consigliato: come per tutte le storie, è bene iniziare dall’inizio

🧁 Bonus: non vorrete mica perdervi una dimostrazione pratica della Olivetti Programma 101, no?