Rumore

La recensione di un podcast sul caso Federico Aldrovandi

Il giorno in cui si è diffusa la notizia della morte di Federico Aldrovandi mi trovavo in un ristorante tra le colline marchigiane dove ero stata trascinata controvoglia. Era il periodo in cui mi mettevo la matita nera nella parte sotto degli occhi, ai polsi avevo bracciali con le borchie e indossavo discutibili vestiti emo-punk. Cosa fosse davvero accaduto in quella notte di tragedia l’ho capito solo anni dopo, negli stessi anni in cui mi interrogavo sui fatti del G8 di Genova e pretendevo conferme sulla morte di Stefano Cucchi. Come me, immagino, molti coetanei, tra cui Francesca Zanni, giornalista pubblicista e podcaster, che ha deciso di raccontare il caso Aldrovandi producendo in maniera indipendente il suo podcast, con la collaborazione di Enrico Bergianti.

Rumore ripercorre in sei puntate la vicenda giudiziaria seguita alla morte del diciottenne Federico Aldrovandi, ucciso durante un controllo di polizia nel settembre del 2005. Francesca Zanni ci guida nella ricostruzione dei fatti di quella maledetta mattina e nel lunghissimo processo che ne è scaturito. Nel racconto viene dato ampio spazio agli intervistati, con la voce di Francesca a fare da collante e dirigere la coralità della storia. La prima puntata si apre con la voce del padre di Federico, Lino, che si intreccia poi nel prosieguo del podcast con quelle degli amici che erano con lui quella notte, dell'avvocato che ha seguito il caso e di tutte le persone che sono stato toccate, in maniera diretta o indiretta, dalla morte di Federico Aldrovandi. La pluralità di voci permette di rendere giustizia, per quanto possibile, a una storia che non è solo una vicenda giudiziaria, ma uno spaccato della società dei primi anni duemila: un’Italia “fresca” dello shock per i fatti di Genova, ma ancora troppo poco sensibile all’idea che le forze dell’ordine possano diventare i perpetratori di violenze immotivate verso civili. 

Ascoltando Rumore, infatti, si percorrono due strade: una è quella che racconta cosa significa per una comunità (genitori, amici, giornalisti, avvocati, cittadini) vivere un dramma del genere, mentre l’altra cerca di comprendere le conseguenze di una vicenda così stupidamente assurda, riflettendo su cosa implichi per una società non riconoscere gli errori delle istituzioni e per le istituzioni stesse non ammettere la propria fallibilità. Man mano che il racconto prosegue, il punto di vista si sposta sempre di più dalla vicenda di Federico Aldrovandi fino all’eredità che questo caso ha lasciato negli ultimi quindici anni. L’ultima puntata, forse la mia preferita, ci aiuta a riflettere su cosa è stato fatto negli anni dopo la morte di Federico Aldrovandi per sensibilizzare il mondo civile sul tema della violenza da parte delle forze dell’ordine, guidandoci nei cambiamenti giudiziari che il caso Aldrovandi ha fatto emergere.

Come accennato in precedenza, l’elemento portante di Rumore sono le interviste condotte da Zanni, che in entrambi i filoni sono estremamente ben fatte e montate insieme con evidente cura. Ascoltandole, si vive sulla propria pelle tutto lo spettro delle emozioni che ha investito chi si è occupato di questa vicenda, dall’empatia nei confronti di familiari e amici, fino alla rabbia. La voce di Francesca Zanni è sempre pronta a riportare in carreggiata il treno dei sentimenti, riuscendo a fare in modo che il podcast non deragli mai verso un voyeurismo drammatico o la voglia di dar fuoco al sistema politico-giudiziario. A noi ascoltatori viene lasciato il compito di decidere quale tra questi rumori è quello che ci tocca di più.

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✏️Autore: Francesca Zanni

🎧 Consigli di ascolto: ho avuto la fortuna di ascoltare le prime quattro puntate di Rumore in anteprima e le ho divorate nel giro di un weekend. Ho trascorso poi i giorni successivi aspettando con grande trepidazione di poter ascoltare le restanti due puntate, che Francesca ha amorevolmente provveduto a recapitarmi nella casella di posta pochi giorni fa. Sono una bomba. Il podcast è ora disponibile dove più vi piace e vi consiglio quindi di far come me e ascoltarlo tutto d’un fiato.

🧁 Bonus: Francesca è anche l’autrice, tra le altre cose, del podcast true crime Irrisolti, un’altra bombetta per gli appassionati del genere.