Snooze

La recensione del podcast sui millenial e la procrastinazione

Questa volta l’introduzione alla recensione sarà breve e concisa ma direi anche dritta al punto: io e Giacomo abbiamo un master di secondo livello in procrastinazione. Vi basti pensare che l’idea di Orecchiabile è nata nel 2018, per poi vedere la luce solo nel 2021. Questo spiega esaustivamente perché ho schiacciato immediatamente play appena ho scovato un podcast che si chiama, letteralmente, “Postporre”. In realtà l’ho fatto anche perché ho un debole per l’host di questo podcast, ma ci arriviamo più avanti.

Snooze è un podcast sulle cose che mettiamo da parte in una scatola di cartone con su scritto “lo faccio dopo” e su come sia facile diventare accumulatori seriali di cose da fare poi. Ma invece di mostrare gli effetti della procrastinazione sulle vite delle persone come una Sepolti in casa in versione audio, Snooze esplora come si possa decidere di aprire l’armadio immaginario della procrastinazione, rovistare tra le sue scatole e mettere a posto tutto quello che abbiamo rimandato. Una domanda taciuta, un progetto personale rimandato, ma anche la lettura di un libro da leggere o una questione intima irrisolta. O anche decidere di conseguire finalmente la patente di guida, come la protagonista del secondo episodio.

In Snooze Megan Tan e la sua squadra aiutano dei poveri procrastinatori a mettere in piedi una strategia per svuotare i loro armadi immaginari e seguono poi i loro progressi nel corso dei mesi, offrendo suggerimenti, incoraggiamenti e pacche sulle spalle e diventando la rete di amicə pronta a fare il tifo per loro mentre si districano nel pantano dei loro pensieri. Ascoltare Snooze è un sospiro di sollievo dal confortante profumo di «ma allora ce la posso fare anche io» in cui l’host, Megan Tan, non si pone mai come la guru motivatrice che aiuta chi sta procrastinando a superare l’empasse in cui si trova. Per continuare la metafora, se Snooze fosse un profumo, le note superiori avrebbero le fragranze floreali e fruttate di Queer Eye, le note di cuore avrebbero un odore muschiato e avvolgente come Heawyweight e infine quelle di fondo, che arrivano dopo e sono più persistenti, saprebbero di Millennial, il primo podcast di Megan Tan. Sì perché non posso non parlare di questo podcast senza considerare i suoi lavori passati.

Millennial è IL podcast che l’ha resa famosa, che ha lanciato la sua carriera e che è stato in cima alle classifiche dei migliori podcast per tutte le sue tre stagioni, cambiando per certi versi il panorama dei podcast tutto. Fatto in casa, amatoriale e un po’ meta, Millennial racconta quel periodo della vita di Tan in cui ha cercato di mettere in ordine il puzzle della sua esistenza, sistemando nel miglior modo possibile i pezzi che le sono stati consegnati una volta conseguita la laurea. È il racconto intimo, autobiografico e personale di come abbia mosso i suoi primi passi nel mondo della radio e della produzione audio e, contemporaneamente, in quello della sua vita da adulta. Puntata dopo puntata, Tan ha cucito intorno al racconto della sua vita la sua voce autoriale, ricamando i dettagli di quello che è diventato, finalmente, il suo timbro distintivo: una voce calda e confortevole, immersivamente intima e al tempo stesso capace di parlare collettivamente. Millennial infatti è anche uno spaccato della vita di quella generazione, di certi drammi e certe disperazioni, forse frivole, di chi ha avuto vent’anni nel decennio scorso. Non a caso il primo episodio di Snooze racconta la particolare scatola della procrastinazione di Tan: il podcast stesso, il suo primo progetto personale dopo Millennial, che ha messo da parte per anni, bloccata dalla paura del confronto col suo primo lavoro. In una chiusura di un cerchio immaginario, anche con Snooze Tan diventa la voce, non di una generazione, ma questa volta di una gran quantità di esseri umani vittime della procrastinazione.

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✏️Autore: LAist Studios

🎧 Consigli di ascolto: iniziate dal primo episodio per avere un’idea dello stile morbido, avvolgente e profumoso con cui Tan parla al microfono e arriva alle orecchie. Poi spaziate come preferite tra gli episodi.

🧁 Bonus: mesi fa avevo recensito un altro podcast dei LAist Studios, WILD di Eric Galindo. Uno degli episodi che avevo amato di più era quello in cui Megan Tan raccontava in maniera delicata e intima di come ci si innamora durante una pandemia. Galindo è showrunner ed editor di Snooze e direi che il sodalizio artistico tra i due è più che efficace.