Vado a Trovare Mio Padre

La recensione di un podcast tra bici e Ex Otago

Uno dei ricordi migliori dei miei vent’anni è quello di una Notte Bianca a Genova finita con un concerto pazzissimo alle sei del mattino. Sul palco c’erano gli Ex Otago nella loro versione caciarona, con Pernazza a fare stage diving, pianoline a caso e il pubblico tutto a urlare a pieni polmoni testi in inglese maccheronico (questo video mi sembra rappresentativo) tra un rinforzino di vin giancu e una slerfa di fugassa. Poi siamo cresciuti. La Notte Bianca di Genova è diventata noiosa. Io ho smesso di fare le sei del mattino. Pernazza si è dato allo screamo e gli Ex Otago hanno iniziato a cantare testi di senso compiuto in italiano, finendo pure a Sanremo. 

Crescere vuol dire anche iniziare a fare i conti con il proprio vissuto e con le proprie radici familiari. Ognuno ha il suo modo di affrontare questo faticoso viaggio. Maurizio Carucci, che degli Ex Otago è il cantante, ha deciso di farlo attraversando l’Italia in bici, in un percorso a ritroso verso i luoghi che hanno dato i natali a suo padre. La fatica fisica come ostacolo tangibile da superare. Il viaggio a lasciare il tempo per riconciliarsi con la memoria di un padre difficile.

In Vado a Trovare Mio Padre seguiamo quindi le pedalate di Maurizio e del suo amico Massimo. Si parte in Piemonte e si arriva in Puglia, a Taranto. In mezzo ci sono milleduecento chilometri di registrazioni volanti a dorso di bici, telefonate in famiglia, riflessioni a cuore aperto e un alquanto soddisfacente numero di belin. Il racconto si dipana leggero attraverso l’ottimo montaggio di Giacomo De Poli e Marco Rip, che alternano saggiamente suoni ambientali alle voci dei due protagonisti, senza sentire il bisogno di legare il tutto con la consueta voce fuori campo. La mancanza di una vera e propria narrazione lascia molto spazio all’immaginazione di chi ascolta, dando quasi la sensazione di trovarsi in sella con Maurizio e Massimo, con un gradito cambio di marcia rispetto a gran parte del panorama audio italiano.

Vado a Trovare Mio Padre è l’intimo racconto di un viaggio interiore, un flusso di coscienza intervallato dallo sferragliare di treni e dal rumore di gomme bucate e, in fondo, un sussurrato invito a viversi fino in fondo, accogliendo le contraddizioni che ci hanno reso quello che siamo.

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✏️Autore: Maurizio Carucci / Lifegate Radio

🎧 Episodio consigliato: si parte dal primo e si arriva alla fine tutto d'un fiato, con i quattro episodi a prendere poco più di un’ora del vostro tempo

🧁 Bonus: il podcast è accompagnato da La Vita Dentro, la prima canzone solista di Maurizio..