Walter Bonatti sul Drù

La recensione del podcast che racconta una delle più incredibili ascese dell’alpinismo

Siamo nel 1955. Walter Bonatti è già uno degli scalatori più forti al mondo ed è in grande difficoltà. È profondamente segnato dal trambusto pubblico che ha seguito la spedizione italiana al K2 dell’anno precedente, la prima a raggiungere la vetta della seconda montagna più alta al mondo. Il “caso K2” è impossibile da riassumere in poche righe, ma vi basti sapere che Bonatti viene accusato pubblicamente di aver messo a rischio la spedizione e la vita dei suoi compagni per pura ambizione personale. Niente di tutto questo è vero, ma sarà solo negli anni Duemila che la figura di Bonatti verrà ufficialmente e pubblicamente reinstaurata. La cacofonia di voci che gli si scagliano contro è insostenibile al punto da indurlo a dubitare di se stesso e dell’alpinismo. L’unica soluzione è tornare sulle montagne da solo e ristabilire il legame spezzato che lo lega alla roccia. È lo stesso Bonatti, scrittore e giornalista sopraffino nella seconda parte della sua vita, a descrivere questo momento cruciale della sua esistenza in Le mie montagne:

“Penso di ritornare sul Dru, di vincere da solo e mi impongo di credere che non è vero che sono un uomo finito. Col passare dei giorni, quello che avevo definito un folle proposito diviene via via un raggio di luce, di speranza e infine di fede e, non molto tempo dopo, si può dire che nella mia mente non esiste altro pensiero che quello di scalare il Dru da solo. [...] riuscirò dunque veramente a riscattare me stesso?”. 

Walter Bonatti sul Dru è il racconto di come “il re delle Alpi” ha ritrovato se stesso sul Petit Dru, una vetta del massiccio del Monte Bianco, regalandoci al contempo una delle imprese più memorabili della storia dell’alpinismo. Diego Alverà, che del podcast è autore e voce, prende la storia alla lontana, dedicando giustamente il primo episodio al “caso K2”. Ci prendiamo così il tempo di esplorare insieme ad Alverà i sentimenti amari del Bonatti di quel periodo per poi proiettarci con lui alla conquista del riscatto sulla verticale di granito del Petit Dru. 

Alverà, con il suo stile pacato e punteggiato da un susseguirsi di aggettivi, ci trasporta in questi alieni mondi di roccia, dove il confine tra azione e pensiero diventa quasi impercettibile e l’essere umano sembra potersi sciogliere in un distillato della sua stessa natura. L’alpinismo diventa così una forma estrema di conoscenza del sé, “...una condizione che lo scalatore si pone per conquistare se stesso attraverso la conquista materiale della montagna” per usare le parole dello stesso Bonatti.

Il racconto di Alverà a tratti sembra perdersi nell'ammirazione del Monte Bianco, un luogo speciale in cui l’autore, così come Bonatti, ha vissuto alcuni dei momenti più importanti della sua vita. Si tratta però di un naufragare dolce, accompagnato dalle musiche originali realizzate per il podcast e che in qualche modo contribuiscono a far diventare l’ascolto di Walter Bonatti sul Dru una sorta di sogno a orecchie aperte, un ripiegamento su se stessi del tutto simile a quello descritto da chi in montagna ci va per davvero.

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✏️Autore: Storie Avvolgibili

🎧 Consigli di ascolto: prima di ritirarsi dall’alpinismo estremo a trentacinque anni, Bonatti riesce nell’impresa di aprire una nuova via sul Cervino, scalandone in solitaria la parete Nord in inverno. È forse la sua impresa più celebre e quella che viene celebrata da Caso, uno dei miei musicisti preferiti, in Cervino, l’album che mi ha accompagnato nella scrittura di queste recensioni. Perché è giusto ricordarsi che “...l’impresa più grande di un uomo è riconoscere il proprio Cervino”

🧁 Bonus: su Bonatti e sulle sue imprese ci sono decine di documentari. Qui trovate quello di Sfide, il venerando programma di Rai3 che racconta vite e storie di sport. Se volete conoscere meglio Bonatti però dovreste leggere i suoi libri, magari partendo dal classicissimo Montagne di una vita e divorando poi tutto il resto una volta che verrete consumati dalla passione nei suoi confronti.