Antologia di S.

La recensione di un podcast su musicassette e amori adolescenziali

Antologia di S. è un radiodramma in cinque puntate che racconta il ritorno di Riccardo Fazi in Romagna, vent’anni dopo, per cercare una ragazza che aveva conosciuto in vacanza nel 1993. Di lei Fazi ha solo una registrazione della voce insieme al fumoso ricordo dei suoi connotati, filtrato dagli occhi del Riccardo quattordicenne. In quella lontana estate, l’ultima sera di vacanza, Fazi riceve da questa fantomatica amica, una musicassetta con una compilation di canzoni da lei selezionate e inframezzate da un messaggio dedicato proprio a lui: “Ciao Roma! Ci vediamo a Santarcangelo!”. Fazi ritrova per caso la musicassetta a casa dei suoi genitori e decide di tornare a Santarcangelo per cercarla, chiedendo l’aiuto degli abitanti del paese nel tentativo di dare forma e identità a quella voce dal passato. Antologia di S. è il racconto di questa ricerca che affrontiamo insieme a Fazi percorrendo Santarcangelo in lungo e in largo, parlando con i suoi abitanti, con i baristi, gli edicolanti, i vecchi del paese, tra le piadinerie, i bar e le sale giochi di un piccolo mondo di provincia.

L’ascoltatore si perde nell’intreccio tra ricerca di Fazi e le storie delle voci che incontra: c’è chi è vissuto lì da sempre, chi non riesce ad andarsene e chi non ha intenzione di farlo. Le voci, giovani e anziane, si raccontano e facendolo raccontano anche molto di Santarcangelo, delle cose che sono cambiate in vent’anni e di quelle che invece sono rimaste intatte. A tratti il paese sembra prendere il sopravvento sul racconto e Fazi si trova a doversi districare in un groviglio di storie, aneddoti e dettagli sul rapporto dei santarcangiolesi con la loro città, in una, provincia che sembra muoversi in un tempo e uno spazio tutto suo, in cui immutabilità e cambiamento convivono e si compenetrano, tracciando un ideale parallelo con con lo stesso Riccardo, così uguale e così diverso dal suo alter ego quattordicenne. Antologia di S. prende così forma e diventa un universale racconto della vita di provincia e dei suoi abitanti e, al contempo, della ricerca delle tracce della propria infanzia e di cosa siamo stati.

Se sul piano narrativo la struttura del racconto prosegue lineare con un crescendo che culmina e coincide con il finale della storia, che non sarò di certo io ad anticipare, su quello della messa in scena, l’andamento è tutt’altro che lineare, grazie a un continuo andirivieni tra realtà e finzione, cullando l’ascoltatore in un ondeggiante movimento tra la genuinità del racconto personale e gli artifici narrativi costruiti per raccontare quello collettivo, restituendogli la sensazione di galleggiare a pancia in sù su un materassino tra le onde del mare Adriatico.

Antologia di S. è una colorata e iridescente scatola cinese, che nasce inizialmente come installazione per il Santarcangelo Festival, del 2015, per diventare poi un radiodramma pensato per le orecchie nel 2016 e continuare infine la sua vita come uno spettacolo teatrale, a riprova che quando si ha qualcosa da raccontare si può farlo in molteplici forme e strumenti. Non è un caso che Fazi abbia prodotto prodotto Antologia di S. insiema Claudia Sorace con cui ha fondato Muta Imago, un progetto di ricerca artistica che spazia tra spettacoli teatrali, performance e installazioni indagando la relazione tra essere umano, spazio e tempo.

🔗Ascoltalo qui

✏️Autore: Riccardo Fazi - Muta Imago

🎧 Consigli di ascolto: lo so che fa freddo e in alcune parti di Italia ha addirittura ripreso a nevicare ma immaginate di ascoltare Antologia di S. mentre sfrecciate in bicicletta su un lungomare qualsiasi o mentre camminate per un paesino di provincia col caldo morbido sulle braccia. Quando lo avete ascoltato tutto poi scrivetemi e ci scambiamo opinioni sul significato di quella “S.”

🧁 Bonus: Muta Imago ha prodotto anche Sparizioni, di cui vi avevamo già parlato in un vecchio numero della newsletter.