Bagliore

La recensione di un podcast su adolescenza e montagne

Vi è mai capitato di sedervi su di un mezzo pubblico, osservare la mandria di adolescenti che si aggrega in grumi di auricolari illuminati dal bagliore azzurrino degli schermi e chiedervi quali effettivamente siano i pensieri che passano dentro quei cervelli forgiati da like e algoritmi? Non ne faccio tanto una questione di decadimento della civiltà occidentale (per quella guardo se mai a certi boomer), quanto di pura curiosità per una vita sociale così vicina e allo stesso tempo così diversa da quella che ho avuto io un paio di decenni or sono. 

Come al solito, a dare una mano alla mia scarsa capacità astrattiva ci pensa un podcast. In Bagliore seguiamo Nina, quella che giornalisti privi di immaginazione definirebbero un’“adolescente problematica” e che io mi limiterò invece a chiamare “una ragazza di diciassette anni piuttosto normale”. Incontriamo Nina mentre, dopo essere scappata di casa, si dirige verso il rifugio in alta quota gestito dalla sorella. Per motivi che non mi va di spoilerarvi già nel secondo paragrafo di questa recensione, il viaggio verso il rifugio si trasforma in una lunga avventura notturna, con Nina ad affrontare la montagna armata solo di qualche Goleador.

Grazie all’elaborata scrittura di Gianluca Taraborelli, veniamo catapultati dentro il treno di pensieri con cui Nina affronta la sua lunga notte, aiutata dalle citazioni della catasta di libri che ha letto per provare a capire il mondo che la circonda. È un soliloquio dal sapore quasi teatrale, che ci invita a riflettere sulle nostre vulnerabilità e sul ruolo che la società digitale ha nell’amplificarle, costringendoci dentro una prigione solitaria di rappresentazioni stereotipate e commercialmente accettabili. Nell’algida atmosfera montana disegnata dallo splendido sound design di Emanuele Lapiana, Nina si rivela a se stessa, in una di quelle metamorfosi improvvise che possono accadere solo in una stanca alba adolescente.

Bagliore è un podcast ambizioso, in cui la squadra di oSuonoMio mantiene la rotta autoriale tracciata con i già ottimi Voit e Sete, abbandonando in questo frangente la costruzione di complessi mondi di finzione, per concentrarsi sul mondo interiore di un personaggio. Come già i precedenti lavori, Bagliore si distingue rispetto al resto del panorama audio italiano per le immersive sonorità cinematiche e un uso del linguaggio che galleggia tra lo spettacolo teatrale, il radiodramma moderno e i sentiti “che cringe” che Nina spara con convinzione nei momenti più appropriati. È una strada interessante, che dimostra come al di fuori delle grandi produzioni ci siano spazio e talento per raccontare storie in maniera interessante. Evviva!

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✏️Autore: oSuonoMio

🎧 Consigli di ascolto: consiglio di centellinare l’ascolto di Bagliore, prendendovi un quarto d’ora al giorno per prestargli la massima attenzione. La natura quasi teatrale del testo richiede una certa attenzione all’ascolto, che viene ripagata da immagini e pensieri che il podcast vi lascerà in testa.

🧁 Bonus: ascoltando Bagliore ho scoperto che guardare un’ora di gattini al giorno equivale a tenere due frigoriferi accesi per un anno. Mi riprometto di cercare quanto “consuma” un’ora di podcast giornaliera e di farne argomento a favore della sostenibilità dell’audio. Forse.

🧁 Ri-Bonus: Bagliore è finanziato da ITAS, a cui ci sembra giusto dire che gli vogliamo bene per aver lasciato tutta questa libertà ai suoi autori.