WILD

La recensione del podcast su millennial, immigrazione e tante altre cose che qui non ci stanno

Ogni tanto penso a com’ero quando avevo sedici anni e mi chiedo come io abbia fatto a sopravvivere fino a viverne più del doppio. Crescere è una delle cose più faticose al mondo, ed è forse per questo che a vent’anni ribolliamo di così tante energie da, per dirne una, non sentire in pieno inverno il freddo sui reni a causa di maglie troppo corte. Oggi c’è una nuova generazione di giovani adulti, nata tra la rivoluzione digitale e le peggiori crisi finanziarie/politiche/culturali degli ultimi decenni, che si mostra apertamente fragile, attenta, sensibile e orgogliosamente consapevole di sé. Certo, i ventenni di oggi continuano a non portare la canottiera come tutti i giovani adulti delle generazioni prima delle loro, ma hanno una consapevolezza di chi sono e da dove vengono che non ha precedenti. 

WILD cerca di far luce sul loro mondo, raccontando cosa significa crescere per i giovani adulti di oggi. L’autore, Erick Galindo, è nato e cresciuto a sud di Los Angeles, circondato da una comunità multiforme composta principalmente da famiglie di origine latina, asiatica, cubana, spesso emigrate verso gli USA in cerca di una vita migliore. La prima stagione del podcast, uscita quest’estate, è una capsula del tempo che ci fa entrare nelle vite di dieci ragazzə e delle loro storie fatte di immigrazione, crisi di identità, sindrome dell’impostore e ricerca del proprio posto nel mondo. E soprattutto di come le loro vite siano state stravolte, ancora una volta, dalla pandemia del 2020. 

Va subito chiarito che WILD non è il classico podcast messo insieme durante la pandemia e registrato in casa al volo tanto per passare il tempo. È un progetto nato prima dell’arrivo del COVID e risponde all’urgenza di Galindo di raccontare storie e origini di comunità come quella in cui è cresciuto e che non tutti conoscono. Per farlo, il podcast inizia e finisce con la sua storia personale, seminando orizzontalmente dettagli sulla sua famiglia e, verticalmente, dedicando ogni episodio alle altre storie. Ci sono Jenny Yang, comica asiatica che durante il lockdown ha prodotto uno show di stand up comedy girato direttamente su Animal Crossing, interviste a studenti alle prese con la didattica online, o ancora Sarah “La Morena” Palafox, una cantante nera messicana che ha partorito il suo secondo figlio durante la pandemia, nell’ospedale dove erano esplose le proteste per la morte di Eric Floyd, fino all’ultima puntata in cui Erick Galindo racconta di quando lui e tutta la sua famiglia sono stati contagiati dal virus. Tutti tranne il suo cane, portatore inaspettato di saggezza. 

WILD è una confezione di cioccolatini in formato audio, curato nel dettaglio da una produzione sonora fresca, creativa e mai scontata, con un involucro glitterato fatto di canzoni, sospiri al microfono e timbri di voce carichi di quella genuinità che hanno certe vite. È un abbraccio sonoro confortante che accompagna le orecchie nell’esplorazione delle vite degli altri, tra sorrisi, lacrime e destini beffardi, per arrivare, alla fine, a ritrovarsi abbracciati a sé stessi. Ascoltare WILD aiuta a volersi più bene e a proteggersi da quello che ci ha riservato la vita mentre eravamo impegnati a crescere. È come decidere di mettersi la canottiera quando arriva il primo freddo, che poi se fanno male i reni son dolori.

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✏️Autore: Erick Galind e Megan Tan per LAist Studios

🎧 Consigli di ascolto: ogni puntata è un micromondo di tenerezza e sul sito del podcast sono disponibili le trascrizioni. Se volete piangere e sorridere e poi piangere andate dritti con quella dedicata a Sarah “La Morena” Palafox. Se volete titillare le orecchie, How Do I Love Someone? di Megan Tan è quella che fa al caso vostro. 

🧁 Bonus: Megan Tan è la senior producer di questo podcast e nel 2020 è stata nominata “Best Producer of the Year”. Il suo primo podcast (2014) è stato Millennial, documentary memoir e gran successo di Radiotopia e, tra le altre cose, è tra i producer di The Habitat, il primo podcast che vi abbiamo consigliato nel primo numero di Orecchiabile e che resta uno dei miei preferiti di sempre.

🧁🧁 Ri-bonus: se vi interessa capire un po’ di più questa cosa dei giovani adulti, vi consiglio il TedX della dottoressa Stefania Andreoli: Un vento che spezza.